Virtual meeting (Zoom)
Seminar of Philosophy of Image
Guardare di fronte, vedere attraverso. La finestra come dispositivo
Università di PisaScrive Albrecht Dürer nel suo Nachlass.”Item prospectiva ist ein lateinisch wort, pedewt ein durchsehung (…Prospettiva è una parola latina, significa vedere attraverso)”. In realtà prospectiva non ha che fare con il vedere attraverso, che traduce perspicere, ma con il guardare davanti, di fronte. Nel termine perspectiva, nel vedere attraverso emerge il problema della finestra in quanto dispositivo che determina un modo di percepire il mondo; ma il termine prospectiva, guardare davanti presuppone la frontalità.
Nell’errore di traduzione di Dürer, nell’ambiguità di un involontario fraintendimento tra il vedere attraverso, che riflette l’ideale di una conoscenza dove l’osservatore e il mondo esterno sono separati da una finestra e il guardare davanti che ci ricorda come la profondità offerta dalla prospettiva pittorica delimitata da una cornice, sia un’illusione costruita su una superficie piatta, in un certo senso si riassume la questione moderna del rapporto/separazione soggetto-oggetto e della frontalità dal Rinascimento allo smartphone. È proprio la cornice che ci avverte dell’universo di senso che sta dentro la finestra ed è la perdita di tale avvertenza che si propone come problema nei differenti dispositivi-finestra dal quadro, al teatro, al cinema fino al tablet e allo smartphone.
La finestra come dispositivo metaforico e materiale ha permeato le forme della rappresentazione e della conoscenza dalla cultura egiziana a quella biblica, dal mondo greco al mondo latino, ma è con il Rinascimento che essa ha assunto tutti i connotati che caratterizzano la modernità con il mito della corrispondenza tra soggetto e oggetto, tra io e mondo. Quando Merleau-Ponty ebbe a osservare che in fondo il mondo non è di fronte a noi, ma intorno a noi, quel mito aveva già cominciato a sgretolarsi, ma non a scomparire, perché il dimenticare l’intorno è ancora un fenomeno che accompagna lo spettatore nel suo problematico rapporto con il dispositivo-finestra e con la sua cornice.