dissemination: public event
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Cartografie del virtuale
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Istituito in collaborazione con il gruppo di ricerca AN-ICON dell’Università degli Studi di Milano per valorizzare le opere in Realtà Virtuale che dialogano con il linguaggio cinematografico e performativo, il concorso “Gradi di Libertà” giunge alla terza edizione, confermandosi un’audace piattaforma di esplorazione delle più recenti sperimentazioni e produzioni nel panorama della VR in Italia.
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Anche quest’anno la selezione ha avuto un doppio esito: oltre a scoprire un nucleo di giovani talenti che si avventurano per la prima volta in questo territorio, troviamo anche autrici e autori che utilizzano la Realtà Virtuale come linguaggio primario della loro ricerca artistica, a testimonianza della crescente maturità espressiva e versatilità di questo medium.
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Nonostante le capacità produttive siano spesso molto contenute, la qualità delle opere emerge chiaramente nella varietà delle soluzioni creative, che mostrano contaminazioni con altri linguaggi come la performance, il teatro e il cinema documentario, nonché ibridazioni e innovative espressioni visive con innesti di computer grafica, AI e software per la generazione di immagini virtuali. Accomunate tutte dalla forma del contenuto lineare e non interattivo, le sette opere selezionate concorrono anche quest’anno a due premi: il Premio Gradi di Libertà per la miglior opera italiana in VR, del valore di € 2.000, e il Premio Rai Cinema Channel VR del valore di € 3.000 in forma di contratto di acquisto dei diritti web dell’opera per tre anni, resa visibile su raicinema.it, sui siti partner e sulla APP Rai Cinema Channel VR.
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(Valeria Polidoro)
VR 3DoF, 360 | 5’ 15’’
V.O.
Inglese
Produzione
Filmmaking with Love, Università della Costa Azzurra, Cannes per il progetto di ricerca Reboot Horizon 22
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Utilizzando il sistema di visualizzazione satellitare di Google Earth, 43° 43' 23.7972" / 7° 21' 32.3022 simula un volo sopra il sentiero di Èze, dove Nietzsche scrisse Il crepuscolo degli idoli. Volando, ascoltiamo voci e monologhi generati dall’AI che riflettono sul tema dell’illusione e della simulazione. I mondi digitali contemporanei si oppongono così al nichilismo nietzschiano, interrogandosi sulla percezione dell'autenticità e sul rapporto, sempre in evoluzione, tra creatività umana e artificiale. Cosa avrebbe pensato Nietzsche della realtà virtuale?
43° 43′ 23.7972″ / 7° 21′ 32.3022 è il primo capitolo una trilogia concepita nell’ambito del progetto di ricerca Reboot Horizon 2022 presso l'Università della Costa Azzurra, Campus George Méliès, Cannes.
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Italia | 2019
VR 3DoF, 360 | 8’53’’ |
V.O.
Catalano, sub Inglese
Produzione
RETE CINEMA BASILICATA, ANTONELLO FARETTA, ADRIANA BRUNO
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Esiste un territorio da negoziare oltre la superficie di ciascuno, sotto i tanti strati che soggiacciono alle ripetizioni generazionali: una cavità che risuona dell’identità intima e unica di ognuno. Le voci che popolano questo film ci conducono in diversi luoghi di Matera, dagli agglomerati turistici, agli spazi interni della città tra grotte, cisterne, vicoli e stanze fino al nocciolo inviolabile del corpo stesso: il piacere e il desiderio per altri corpi che nessuno può cancellare.
Italia | 2024
VR 3DoF, 360 | 12’ 09’’
V.O.
Italiano
Produzione
Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti
Il palco. Quei cinque minuti di gloria in cui ogni atleta mostra al mondo il frutto dei propri sforzi. Per arrivarci, la bodybuilder affronta una preparazione serrata, fatta di allenamenti intensi e diete rigorose. Poi, il camerino: le ultime rifiniture, il costume, il tan, il pump, e, infine, un confronto intimo davanti allo specchio prima di entrare in scena. Il documentario immersivo Grosse indaga le motivazioni, i sacrifici e le sfide del mondo del bodybuilding, osservando con grande delicatezza le vite e le storie di quattro atlete di punta durante la preparazione a una competizione.
VR 3DoF, 360 | 3’40”
V.O.
Inglese
Produzione
Emilia Gozzano
Un narratore inaffidabile ci accompagna in un viaggio metafisico verso un altrove etereo, dove calma e quiete regnano sovrane. In treno – sospesi in un’ambientazione infinita e statica à la Miyazaki – il tempo improvvisamente si arresta: la nostra presenza in quel mondo ha destabilizzato l’equilibrio del luogo, piegandone le regole temporali e generando un loop in cui tutto viene continuamente distrutto e ricostruito.
Italia | 2024
VR 3DoF, 360 | 15’52’’
V.O.
English
Produzione
Officine Creative, Notte Americana, Motion Pixel
Un tempo, uomini e dei banchettavano insieme, seduti alla stessa tavola. L’avidità umana, tuttavia, trasformo` gli scarti di quei banchetti in una montagna sacra, destinata a raggiungere l’Olimpo. Questa e` la fiaba che una madre narra al suo fanciullo mentre lo nutre al seno, un mito della buona notte per una buona fine del mondo. Sweet end of the World! ci conduce così in un viaggio onirico tra mito e realtà, in un presente atemporale e distopico dove l’umanità, sull'orlo dell'apocalisse, può confrontarsi con il proprio destino.
VR 6DoF | 10’ 50’’
V.O.
Inglese
Produzione
Funilab, Studio Syro, Broken Levee
The Art of Change è un viaggio audiovisivo attraverso il tempo e lo spazio nelle profondità dell’io. Utilizzando un “feedback loop” di memo vocali registrati e rivolti a sé stessa dalla protagonista nel passato e nel futuro, l’opera disegna una mappa multisensoriale della vita, posizionando alcuni momenti cruciali. Il viaggio attraversa il passato, il presente e il futuro, dando forma a esperienze archetipiche familiari a molti: la maestosa solitudine di un grande albero, la sfidante vetta di montagna insormontabile, la banalità di un ordinario ufficio e il desiderio di fuga, insieme a luoghi più astratti e immaginari. Attraverso uno spazio virtuale complesso e stratificato, l'opera è un viaggio musicale e visivo e multidimensionale nell’intimità del sé.
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Cina, Belgio | 2024
VR 3DoF, 360 | 8’04”
V.O.
Inglese, Cinese
Produzione
K11 Art Foundation, Emanuele Dainotti, Roel Heremans
Il gioco d’infanzia “Chinese Whispers” (o “Telefono senza fili”), in cui una fila di bambini si passa un messaggio creando un’interazione giocosa e intima basata sull’equivoco, genera uno spazio sonoro chiuso tra i partecipanti, che evoca concetti di privacy, intimità, resistenza e fiducia. Nella società cinese contemporanea, le nuove generazioni adottano il sussurrare come pratica per navigare tra identità autentiche e costruzione di personaggi e avatar. All’intersezione tra linguaggio e silenzio, il sussurro delicato diventa espressione della possibilità/virtualità di uno spazio sicuro di resistenza.
L’opera è stata realizzata durante il programma di residenza artistica K11 Group X ArtReview a Wuhan (Cina).
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Cartografie del virtuale
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Istituito in collaborazione con il gruppo di ricerca AN-ICON dell’Università degli Studi di Milano per valorizzare le opere in Realtà Virtuale che dialogano con il linguaggio cinematografico e performativo, il concorso “Gradi di Libertà” giunge alla terza edizione, confermandosi un’audace piattaforma di esplorazione delle più recenti sperimentazioni e produzioni nel panorama della VR in Italia.
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Anche quest’anno la selezione ha avuto un doppio esito: oltre a scoprire un nucleo di giovani talenti che si avventurano per la prima volta in questo territorio, troviamo anche autrici e autori che utilizzano la Realtà Virtuale come linguaggio primario della loro ricerca artistica, a testimonianza della crescente maturità espressiva e versatilità di questo medium.
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Nonostante le capacità produttive siano spesso molto contenute, la qualità delle opere emerge chiaramente nella varietà delle soluzioni creative, che mostrano contaminazioni con altri linguaggi come la performance, il teatro e il cinema documentario, nonché ibridazioni e innovative espressioni visive con innesti di computer grafica, AI e software per la generazione di immagini virtuali. Accomunate tutte dalla forma del contenuto lineare e non interattivo, le sette opere selezionate concorrono anche quest’anno a due premi: il Premio Gradi di Libertà per la miglior opera italiana in VR, del valore di € 2.000, e il Premio Rai Cinema Channel VR del valore di € 3.000 in forma di contratto di acquisto dei diritti web dell’opera per tre anni, resa visibile su raicinema.it, sui siti partner e sulla APP Rai Cinema Channel VR.
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(Valeria Polidoro)
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